Biscotti alle nocciole… e fava tonka
mardi 25 mars 2008


Quando in casa non c'é nemmeno un uovo, né pane, né una scatoletta di tonno… state pur certi che da una scatola spuntano questi. Talmente strano che ancora non li avessi fotografati che ho controllato nell' indice ;)
Accompagnano pigramente la preparazione del caffé appena sveglia (sono stati un indispensabile rimedio anti-nausee in gravidanza) e diventano un dessert informale e bobo serviti con un bicchiere di vino dolce. Dieci minuti per impastarli, una ventina per cuocerli e diverse settimane per dimenticarli fino ad un pomeriggio umido e piovoso in cui rientrate a casa fradici e dareste il vostro jeans preferito in cambio di un biscotto à plonger nel the bollente :))

ps. mi inserisco nel mio post per aggiungere la fava tonka che avevo completamente dimenticato…

farina 400g
zucchero 250g
uova 2+3 tuorli
nocciole grigliate 200g
fava tonka 1
lievito in polvere 2 cucchiaini
sale 1 punta
Preriscaldare il forno. Preparare uno zabaione con lo zucchero e le uova. Setacciare la farina con il sale e il lievito e incorporarla alle uova. Aggiungere le nocciole tritate grossolanamente, la fava tonka grattugiata e amalgamare. Raccogliere la pasta (aggiungere un pò di farina se non si riesce a lavorarla con le mani) e formare 4 filoncini larghi 3cm e spessi 2cm. Spennerarli con un uovo leggermente sbattuto, disporli su una teglia da forno rivestita di carta forno e cuocere per 20 minuti. Lasciarli raffreddare e con un coltello affilato tagliare diagonalmente dei tronchetti di 1cm. Cuocere ancora 7-8 minuti. Lasciarli raffreddare completamente e conservarli in una scatola di latta.

VF
Biscotti aux noisettes et à la fève Tonka

Les incontournables… pour le premier café de la journée, pour les petits creux de la journée et même pour un dessert un peu bobo avec un verre de vin doux.

farine 400g
sucre250g
œufs 2+3 jaunes
noisettes grilles 200g
fève Tonka 1
levure chimique 2 càc
sel 1 pointe
Préchauffer la four à 180C. Battre les œufs et les jaunes avec le sucre jusqu'à obtenir un mélange mousseux. Tamiser la farine avec la levûre et le sel et incorporer-la aux œufs. Mélanger et ajouter les noisettes concassés et la fève Tonka rapée. Diviser la pâte en 4 filons large 3cm et épais de 2cm. Disposer-les sur une plaque allant au four chemisée de papier sulfurisée et badigeonner avec un œuf légerement battu. Cuire pendant 20 minutes. Laisser refroidir, puis couper chaque filons en biscottis de 1cm. Remettre au four et laisser cuire pendant 7-8 minutes. Laisser refroidir completement avant de garder les biscuits dans une boîte hermétique.

Libellés : biscotti, dessert, mamme in attesa, tea-time

posted by daniela @ 9:03 AM, ,





Easter eggs…!
dimanche 23 mars 2008


Buona Pasqua a tutti…

e magari per la pastiera potreste sfogliate questa pagina…

posted by daniela @ 11:09 AM, ,





Tarte au citron meringuée
lundi 17 mars 2008


Un classico della pâtisserie parigina, in assoluto la mia tarte preferita! E visto che lo è anche di mia suocera, supero la momentanea incompatibilità con le lunghe preparazioni e la preparo in vista del suo arrivo. La ricetta fa parte di quelle affidabili e sicure racchiuse in Pâtisserie Maison, piccolo indispensabile manuale di pasticceria casalinga di Florence Edelmann dalle fotografie piene di luce e di zucchero (qui, qui, qui e qui altre ricette del libro). Un pò lunghetta, però ne vale la pena: la pungente acidità del limone, la dolcezza della meringa e tutta la friabilità di una buona frolla fatta in casa…

farina 250g
burro 200g
zucchero 150g
tuorli 3
sale una presa

per la crema al limone
limone bio 1
zucchero 150g
burro 60g
uovo 1

per la meringa
albumi 3
zucchero a velo 100g

Preparare la frolla. Lavorare il burro morbido con il sale e lo zucchero fino a ottenere una crema. Aggiungere i tuorli, lavorare ancora. Aggiungere la farina setacciata e amalgamare con un cucchiaio di legno, avvolgere con della pelicola e tenere in frigo per un paio d'ore. Stendere la pasta su un piano infarinato, rivestire uno stampo da crostata con della carta forno. Cuocere a 170° per 20-25 minuti, la pasta dovrà risultare leggermente dorata.

Preparare la crema. Lavorare l’uovo con lo zucchero, aggiungere il burro fuso, il succo di limone e la buccia grattuggiata. Amalgamare il tutto e versare sulla crostata precedentemente cotta e raffreddata. Infornare a 150° per una decina di minuti.
Intanto preparare la meringa: montare gli albumi a neve aggiungendo poco alla volta lo zuucchero setacciato solamente quando cominciano a solidificare. Lavorare fino ad ottenere una neve lucida e compatta (circa 15minuti). Trasferire il tutto in un sac à poche. Lasciar intiepidire la crostata e disporre sulla superfice con il sac à poche nuvolette di meringa. Infornare di nuovo a 100° per circa 20 minuti, facendo attenzione a non scurire .le punte della meringa. Lasciar raffreddre completamente prima di servire e conservare in frigo.

Libellés : dessert, tea-time

posted by daniela @ 8:27 AM, ,





I canestrelli [e altre ostinazioni…]
mardi 11 mars 2008


A volte succede di imbattersi in un ricordo di un sapore e di restarci incastrati fino a quando non si riesce a riprodurlo… ostinatamente si accumulano tentativi ed errori, uno-due-quattro…
e poi lo si trova, così… nella cucina di casa, davanti al forno aperto e ancora caldo. E allora ci si chiede perché mai si cercasse proprio questo, legato a niente e a nessuno in particolare. Non un sapore d'infanzia, nè il ricordo di un pomeriggio d'estate… meglio lasciar perdere, lasciar andare… e lasciarsi riprendere da quello che invece si lascia afferrare: il centro dei biscotti come anelli da infilare ad ogni dito, lo zucchero a velo che si infila ovunque, una bambina che combatte ostinatamente con la sua testolina ancora un pò troppo pesante che non la lascia gattonare e partire libera e leggera come lei vorrebbe.
Questa volta la colpa di questa ostinazione biscottifera è di Grassoz e dei suoi canestrelli liguri trovati una sera a spasso per blog. E il suo, è uno di quelli dove vale la pena fermarsi a indugiare e curiosare per un lungo momento.
La ricetta dei canestrelli è di Gennarino, l'unica cosa a lasciarmi perplessa è il tovagliolo umido in cui avvolgere l'impasto…

farina 180

burro 100
zucchero alla vaniglia 60g
tuorlo d'uovo 1
limone bio 1
zucchero a velo per spolverare
Ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Grattugiare la scorza di limone. Setacciare la farina, disporla a fontana, mettetervi al centro il burro, lo zucchero, il tuorlo e la scorza. Impastare e avvolgete l'impasto in un tovagliolo umido. Lasciaterlo riposare per mezz'ora in frigo. Stendere col mattarello allo spessore di 1/2 cm: con un tagliapasta dentellato rotondo (5 cm di diametro) ritagliare dei dischi. Con un tagliapasta liscio ( di 2 cm di diam.) inciderli Adagiare i biscotti sulla teglia del forno ricoperta di carta forno e farli cuocere in forno caldo a 180 per 10 - 12 minuti. Staccare quindi con una spatola i canestrelli ancora caldi (e morbidi) e disporlli su un cestino, facendoli raffreddare completamente. Spolverare di zucchero a velo.

VF
La simple douceur des canestrelli, petit douceur populaire de la région Liguria. Dès sablés à l'ancienne à la tipique forme de petit fleur à goûter avec un thé pour un après-midi pluvieux comme celui-ci…

farine 180g
beurre temperé 100g
sucre vanillé 60g
jaune d'œuf 1
citron bio 1
sucre glace pour decorer
Préchauffer le four à 180. Tamiser la farine, verser-la sur le plan de travail, faire un trou au milieu et ajouter le sucre, le jaune d'œufs, le beurre en morceau et les zestes de citron. Travailler aux bout des doigts, rassembler la pâte et gardez-la au frigo pendant un demi heure. Abaisser la pâte à 1cm et couper des cercles à l'aide d'un emporte-pièce cannelé de 5cm. Faire un petit trou au milieu de chaque cercles avec un emporte pièce rond de 2cm. Disposer ces cercles sur une plaque de four chemisée de papier sulfurisé et faire cuire pendant 12 minutes. Ils doivent être blanches et encore souple au centre. Laisser refroidir et sapoudrer de sucre glace.

Libellés : biscotti, tea time

posted by daniela @ 2:57 PM, ,





Truffes à la réglisse
vendredi 7 mars 2008


La follia delle truffes ha contagiato anche me. Per forza, difficile trovare qualcosa di altrettanto cioccolatoso e versatile, veloce da preparare ed anche elegante… da portare a cena a casa di amici o semplicemente da tenere accanto al divano, tra il telefono e la pila di riviste e di libri che prima saranno sfogliate pigramente. Queste truffes alla liquirizia nascono da un tentativo di riprodurre i cioccolatini dell'Amarelli, un piccolo delizioso fondente con cuore di liquirizia. Diciamo che è solo il primo tentativo, in realtà va modificato e ripensato un pò, sono sicura che si possa arrivare ad un equilibrio maggiore tra il cioccolato e la liquirizia… ma visto che la perfezione non abita qui, mi fa piacere darvi lo stesso la ricetta!

cioccolato fondente 200g
panna 100g
polvere di liquirizia 8g
cacao amaro
In un pentolino antiaderente portare la panna a ebollizione a fuoco moderato, versarla sul cioccolato spezzettato e amalgamare bene fino a quando il cioccolato sarà completamente sciolto. Aggiungere la polvere di liquirizia ma attenzione ai grumi (io l'ho setacciata). Coprire con la pellicola e lasciar riposare in frigo per qualche ora, meglio tutta la notte. Togliere la ganache dal frigo, aspettare qualche minuto e formare delle palline (senza curarvi troppo della forma, le vere truffes sono imperfette!) da passare nel cacao precedentemente setacciato.

VF
La folie des truffes est contagieuse. Mais bien sur, pas facile reussir à trouver quelques chose di aussi chocolatée et éclectique, rapide à faire et élegante… à offrir pour un diner chez des amis ou à garder à coté du canapé, parmi le télephone et le tas de magazines et de bouquins qu'un jour ou l'autre on reussira à feuilleter avec paresse. L'idée des ces truffes est née après avoir gouté le chocolat à la liquer de réglisse de l'Amarelli, ancienne et storique maison de production de réglisse à Rossano au sud de l'Italie. Le resultat n'est pas encore parfait mais pas mal non plus. Je vais vous tenir au courant des prochains essais…
chocolat noir 200g
crème fleurette 100g
réglisse en poudre 8g
Porter la crème à ébouillition etv verser-la sur le chocolat en morceaux. Mélanger et lisser la ganache. Ajoutez la poudre en faisant attention aux grumeaux. Reserver au frigo pendant quelques heure (voire une nuit). Former des petites boules et passer-les dans le cacao tamisé.
Gardez au frigo.

Libellés : chocolat, dessert

posted by daniela @ 2:13 PM, ,





Purée di kabocha arrostita e zenzero
jeudi 6 mars 2008


Vivere in una città etnicamente colorata vuol dire anche che è più facile trovare sotto casa verdure "esotiche" che non un fascetto di rucola selvatica. Mentre torno a casa con questa bella zucca giapponese nel passeggino (e mia figlia in braccio [al momento la zucca pesa più di lei o almeno sembra]) mi ricordo della purée speziata intravista sull'ultimo libro che ho portato dall'Italia, Yoshoku di Jane Lawson, ovvero ricette di cucina giapponese in stile occidentale, o forse sarebbe più corretto dire cucina occidentale con ingredienti squisitamente giapponesi.
Del libro ve ne aveva parlato già Sandra non molto tempo fa, disponibile sia in lingua originale che in italiano. Sarà… però la mia guru in fatto di japanese cooking resta la mia amica Eriko (moglie di chef italiano ooishi!) che ogni volta che vado in California mi arricchisce con nuove e antiche perline di tradizione, cucina e cultura giapponese.
Il sapore delicatissimo della zucca diventa molto più intenso (detta così sembra quasi un ossimoro) con la cottura al forno. Un gusto semplice e pulito, appena arrichito da quel tocco di zenzero…
errata corrige- mi sono appena accorta che Sandra ne ha parlato proprio ieri… mi sa mentre io mi trascinavo dietro l'ortaggio dagli occhi a mandorla ;))

zucca giapponese 1,5kg
olio vegetale
fleur de sel
burro 100g
olio di sesamo 1/4 di cucchiainosalsa di soia giapponese 2 cucchiaini
zenzero fresco grattugiato e il suo succo 1cucchiaino + 1/2
pepe bianco
Scaldare il forno a 200. Tagliare la zucca, privarla dei semi e dei filamenti e disporla su una teglia appoggiandola sulla buccia. Bagnarla con olio vegetale e spolverizzarla con il sale. Arrostirla per circa 1 ora e 20minuti. Eliminare la buccia e mettere la zucca in una ciotola. Aggiungere il burro a pezzi, l'olio si sesamo e passare al passaverdure fino ad ottenre un composto omogeneo e senza grumi. Incorporare la salsa di soia e lo zenzero e insaporire con un pò di fleur de sel e pepe bianco. Riscaldare a fuoco dolce se necessario.

VF
À vivre dans une ville ethniquement très colorée on finit par trover plus facilement des légumes ésotiques plûtot que de la roquette sauvage. Pendant le trajet vers chez moi avec cette belle courge japonaise que je transporte dans la poussette en gardant ma fille (qui pèse moins!) dans le bras, je me souviens d'une petite recette aperçue sur le dérnier bouquin acheté en Italie, Yoshoku de Jane Lawson. Recette de cuisine japonaise en style occidentaux, pour mieu dire des recettes occidentaux avec les merveilleux ingrédients de la cuisine japonaise. Ici la version en anglais. La saveur très délicate de la corge est rélevée par la cuisson au four et est enrichie grace au goût décis du gingembre.

courge japonaise 1k et demi
fleur de sel
huile végetal
beurre 100g
huile de sésame 1/4 càc
sauce de soja japonaise 2càc
gingembre frais et son jus 1càc + demi
poivre blanc
Laver et couper la courge, enlever le pepins et faire-la cuire (avec un filet d'huile végetal et un peu de fleur de sel) au four préchauffé à 200 pendant 1 heure et 20 minutes. Enlever l'écorce, ajouter le beurre et l'huile de sesame et passer-la au moulin à légumes. Ajouter la sauce de soja , le gingembre et éventuellement un filet d'huile, parsemez de fleur de sel et servir.

Libellés : giapponese, vegetariano, verdure and co.

posted by daniela @ 7:50 AM, ,





Cucina regionale- Meme
lundi 3 mars 2008

Forse questa volta ci riesco! Invitata da Campo di fragole a partecipare al meme sulla cucina regionale ne approfitto per chiedere scusa alle altre persone che negli ultimi tempi mi avevano invitata ad altri meme, a cui alla fine non ho partecipato! La verità è che io per queste cose sono un pò un disastro, rimando, dimentico… però ogni volta che vengo nominata mi compare un gran sorriso sulla faccia.
Ma non è tutto: chiedo scusa anche alle altre amichette del web che mi hanno assegnato il loro You my day award, Valeria
Franci Miciapallina e Amelia , a cui forse non ho ancora detto grazie. Così ne approfitto di queste notti jet-leggate per recuparare un pò, sperando che la mia disattenzione non sia passata per una sgradevole alzata di spalle.

Vediamo… si parlava di cucina regionale…
la Campania è al primo posto. Ma non soltanto per le ragioni del cuore: è la cucina di mia nonna, di mia madre, di zia Enrichetta e di tutta la mia infanzia. Adoro curiosare e assaggiare, ho una passione per la cucina giapponese e una dispensa piena di spezie e di sentori di altri sud del mondo, però quando penso al profumo della pizza napoletana, alla sua consistenza morbida ma non molliccia, al cornicione appena appena bruciacchiato e alla punta della fetta piegata in due che perde condimento… uuhhmmmm, ammetto di desiderare di essere a Piazza del Gesù per averne subito una! Quasi lo stesso effetto mi procura la mozzarella campana (una preferenza maggiore per quella di Paestum rispetto all' aversana, ma questi visti da qui mi sembrano dettagli). I pomodorini del piennolo pieni di sole e di sapore, le olive di Gaeta (non è più Campania, lo so, ma io le trovo li!) sode e polpose, i limoni di Amalfi, le nocciole di Giffoni, i broccoli di Natale, e poi le zucchine alla scapece, la pasta e patate, il pane cafone, i polipetti affogati, 'u ragù…

Libellés : meme

posted by daniela @ 4:21 AM, ,




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