Bruschetta con pomodorini caramellati e pecorino di fossa
samedi 29 juillet 2006

Bruschetta with caramelized tomatoes on Pecorino cheese

(for 2)
pain de mie
or brioche 2 slices
cherry tomatoes 4
pecorino cheese 50g
olive oil 3 tablespoons
sugar 1 tablespoon
himalayan pink salt ecrased 1 teaspoon
basilic

Preheat the oven to 180 egC.
Cut two slices of brioche and bake them for 7-8 minutes or until crispy.
Make a cross at the top of tomatoes and put them in boiled water for few seconds. Peel them when they are quite cold. Place the olive oil and the sugar in a bowl and wisk to combine. Spoon the oil mixture over the tomatoes, baking them in the oven (130 egC) for 3 hours with the door a bit open.
Top the bruschetta with the caramelised sauce , layer with pecorino, tomatoes, basilic and salt.

Bruschetta with Edamame, Tomato and Parmigiano



(for 2)
bruschetta 2
edamame 50g
cherry tomatos 4
parmigiano
olive oil 1 tablespoon
garlic
balsamic vinegar 1 teaspoon
fleur de sel
Preheat the oven to 180 egC.
Cut the slices of bread , baking in the oven for 7-8 minutes or until crispy and brush with olive oil and garlic.
Cook the edamame in a pain with olive oil for 3 minutes, add tomatoes and cook for 2 minutes.
Top the bruschetta with edamames and tomatoes, spoon the balsamic vinegar and sprinkle with parmigiano and salt.


Italian recipe
Bruschetta con edamame, spunzilli e parmigiano
(for 2)
bruschetta 2
*edamame 50g
pomodorini spunzilli 4
parmigiano
olio d'oliva 1 cucchiaio
aglio
aceto balsamico 1 cucchiaino
fleur de sel
Bruschettare le fette di pane in forno a 180 per qualche minuto, strofinarle legermente con aglio e bagnarle con un filo d'olio.
Sgranare gli edamame e saltarli in padella con uno spicchio d'aglio e un filo d'olio. Cuocere per 5 m, aggiungere i pomodori tagliati a meta' e continuare la cottura per altri 3 minuti. I pomodori dovranno appena ammorbidirsi.
Guarnire la bruschetta con gli edamame e i pomodorini, bagnare con l'aceto balsamico, aggiungere le scaglie di parmigiano e un po' di fleur de sel.

*Gli edamame, anche conosciuti come Soybean (fagioli di soia) sono di origine asiatica. Ricchissimi in proteine e gustosissimi. Normalmente si trovano congelati, sgranati o con la buccia. Bolliteli con la buccia, fateli raffreddare, spolverateli di sale grosso e sgranocchiateli con una birra fredda, tirandoli dalla buccia direttamente con i denti.


Bruschetta con Pomodorini Caramellati e Pecorino di Fossa

(for 2)
brioche 2 fette
pomodorini spunzilli 4
pecorino di Fossa 50g
olio d'oliva3 cucchiai
zucchero 1 cucchiaino
sale rosa del Cachemire 1 cucchiaio
basilico
Bagnare la brioche con un filo d'olio e bruschettarla.
Incidere a croce i pomodorini e immergerli nell'acqua bollente. Sollevarli dopo qualche secondo. Farli raffreddare un po' e spellarli lasciandoli interi. Emulsionare il sale con lo zucchero e spennellare la miscela sui pomodorini. Cospargerli con meta' del sale rosa e infornarli (capovolti) in forno preriscaldato a 130. Cuocere per circa 3 ore con la porta del forno leggermente aperta. Dovranno asciugarsi lentamente senza perdere il colore.
Condire la bruschetta con il fondo di cottura dei pomodorini, adagiarvi il pecorino a fette non sottili e i pomodorini e condire con ancora un po' del fondo di cottura. Guarnire con qualche fogliolina di basilico e il rimanente sale.
Fonte di inspirazione: Sale & Pepe

posted by daniela @ 2:39 PM, ,





Madeleines à la violette
vendredi 28 juillet 2006


version française en bas

Ingrédients: une amie et son arôme préféré...


farine 125g
beurre 90g
sucre en poudre 100g
œufs 2
jaune 1
levure chimique 1 cuil. à café
arôme naturel de violette 1 cuil.à café
Préchauffez le four à 170.
Fouettez les œufs avec le sucre jusqu'à ce que le mélange blanchisse. Incorporer l'arôme de violette, après la farine tamisée avec la levure et ensuite le beurre pommade.
Remplissez de pâte le moule à madeleine et faite cuire au four pendant 15 m.
Petit conseil: laissez reposer la pâte pour quelques heures, les madeleines renfleront mieux.

Preriscaldate il forno a 170.
Lavorare le uova e il tuorlo con lo zucchero fino ad avere un composto bianco e spumoso (8-10 m.). Aggiungere l'aroma di violetta, poi la farina setacciata con il lievito e infine il burro sciolto (ma non fuso).
Riempite gli alveoli dello stampo da madeleine e cuocete per 15m.
Consiglio: se avete tempo fate riposare il composto x qualche ora. Le madeleines gonfieranno meglio.

Libellés : biscotti, dessert

posted by daniela @ 10:05 AM, ,





Briciole di Giappone
jeudi 27 juillet 2006


Da settimane guardavo l'angolino orientale della mia dispensa, annotando mentalmente la mancanza di alcuni prodotti giapponesi. Cosi' stamattina, approfittando di un attimo di freschezza e di un'oretta libera, ho preso il bus 66 e attraversato Avenue de l'Opéra per infilarmi tra le viuzze che sconfinano tra il I e il II arrondissement.
Rue des Petits Champs, rue Saint-Anne, rue Thérèse... un'infilata di strade e di stradine punteggiate da ristoranti e negozi alimentari giapponesi che hanno arricchito il quartiere di colori e sapori d'altrove. Non e' aspettatevi di trovarvi immersi nel caratteristico cicalio dei quartieri orientali, perché non é cosi'.
Camminando vi accorgerete che l'aria da vecchio quartiere centrale parigino non é per nulla cambiata, che al n. 52 c'é sempre la Confiserie con i suoi barattoli e scatoline di Pasticche Leone impolverate. Vi sorprenderete, forse, di poter trovare quel bottone nella merceria dalle grandi portge di legno.
D'altronde perché stupirsene! I giapponesi, avvolti nella loro discrezione, mi ricordano le fontane nei grandi parchi. Ne si avverte il suono da lontano e poi, trovandosele davanti, ci si accorge che erano gia' vicinissime.
Per una zuppa di alghe fatevi guidare dall' instinto o le mani degli chef (cucinano quasi tutti in vetrina), ma per le épiceries seguite questa piccola mappa.

Kioko, la piu' antica.
46, rue des Petits Champs 75002 Paris
Ace, la piu' conveniente.
63, rue Saint-Anne 75002 Paris
Juji-Ya, la piu' sorridente. Da scoprire dopo il terzo scalino. Davvero buoni i piatti cucinati sul posto, portateli a casa o, ancor meglio, mangiateli seduti al tavolino guardando fuori la vetrina.
46, rue Saint-Anne 75002 Paris

Miettes du Japon
Depuis quelques semaines je regardais le petit coin oriental de mon placard, en notant mentalment le manque de quelques produits japonais. Donc ce matin, profitant de l'arrêt de la canicule et d'une petite heure libre, je suis montée dans le bus 66, j'ai traversée l'avenue de l'Opéra et je me suis faufilée dans les ruelles à la frontière entre le Ier et le IIe arrondissement.
Rue des Petits Champs, rue Saint-Anne, rue Thérèse... une enfilade de rues et de ruelles parsemées de petits restos et de commerces japonais qui ont enrichi le quartier des couleurs et des saveurs d'ailleurs.
N'imaginez pas vous trouver en plein milieu du brouhaha tipique de quartiers orientaux. Ce n'est pas du tout comme ca!
En vous promenant, vous remarquerez que l'air de vieux quartier central parisien n'a pas changé, qu'au numero 52 il y a toujours la Confiserie avec ses bocaux et ses petites boites de Pasticche Leone plein de poussière. Vous serez surpris (peut-être) de trouver tel ou tel bouton dans la Mercerie au grandes portes en bois.
Mais pourquoi s'en émerveiller? Les japonais, énveloppes dans leur discrétion, me font penser parfois aux fontaines dans les parcs. On en aperçoit le son de loin, mais ce n'est qu'en le voyant devant soi qu'on se rend compte qu'elles étaient si proches...
Pour une soupe d'algues, laissez vous guider par votre instinct ou par les mains des chefs (ils cuisinent en vitrine) mais coté épicerie suivez cette petite guide.
Kioko, la plus ancienne.
46, rue des Petits Champs Paris IIe
Ace, la plus bon marché
63, rue Saint-Anne Paris IIe
Juji-Ya, la plus souriante. À dénicher après trois petits marches. Très savoureux les plats cuisinés sur place: emportez-les chez vous ou, encore mieux, dégustez-les à la petite table à coté de la vitrine.
46, rue Saint-Anne Paris IIe



posted by daniela @ 3:05 PM, ,





Bruschetta di peperoni e tapenade al limone
mercredi 26 juillet 2006


Antipasto o spuntino serale? Dipende dagli appetiti e da quanti gelati avete mangiato nel pomeriggio ;)
La tradizione estiva italiana, il peperone grigliato, e un tipico condimento della cucina provenzale, la tapenade di olive nere. Il nome tapenade deriva da Tapen, nome provenzale dei capperi.
La mia e' una versione rustica, le quantita' troppo modeste per tirar fuori il mixer. Cosi' ho usato il mortaio. Unica aggiunta la buccia grattugiata del limone. Profumatissima con le olive nere…
Potete prepararla anche verde, con le olive verdi, e conservarla per qualche giorno in frigo con un filo d'olio e protetta film alimentare.

Tapenade nera aromatizzata al limone

olive nere 200g
capperi 100g
filetti d'acciuga 5
fleur de sel
olio evo 3 cucchiai
Snocciolate le olive e pestatele assieme alle acciughe, ai capperi e un po' di fleur de sel. Aggiungete l'olio a filo e, quando avrete raggiunto la consistenza desiderata, la buccia di limone grattugiato.



Bruschetta di peperoni
peperone 1
capperi 50g
olio evo
fleur de sel
Grigliate il peperone, spellatelo e tagliatelo a strisce. Fatelo insaporire in padella con un filo d'olio e i capperi. Intanto preparate la bruschetta. Spalmate generosamente il pane con la tapenade e gaurnite con i peperoni e il prezzemolo o il coriandolo fresco.

posted by daniela @ 9:31 AM, ,





I Diamanti del Sale del Cachemire
mardi 25 juillet 2006

version française en bas




Nel cuore delle montagne dell'Himalaya, nelle mine della regione del Cachemire, i diamanti del sale vengono tagliati manualmente e portati a valle su treni a vapore. Il Pakistan e' uno degli ultimi paesi al mondo ad utilizzare ancora locomotive a vapore.
Ogni volta che ne uso un po', stringendo un cristallo tra le mani, immagino questi treni lenti che attraversano il Pakistan carichi di cristallo rosa , rosso o bianco (il colore cambia nei diversi punti della montagna) e, affascianata dalla luce, dalla grezza testura, dal taglio e dalla storia, decido di portarlo in tavola e grattugiarne un po' a vista.
Naturalmente puo' essere usato come un normale sale grosso, per condire piatti crudi o una zuppa, aggiungendone qualche pezzetto direttamente nella pentola.
I cristalli sono 100% cristalli di rocce naturali la cui totalita' degli oligo-elementi e' intatta.

Diamant de Sel du Cachemire
Au cœur des montagnes de l'Himalaya, dans les mines du Cachemire, ces diamants de sel sont taillés manuellement et ensuite acheminés dans la vallée par train à vapeur.
Chaque fois que je l'utilise, en serrant le cristal dans la main, j'imagine le train qui lentament traverse le Pakistan chargé de cristaux roses, rouges ou blancs (la couleur change en fonction des endroits de la montagne). Je reste fascinée par la lumière , la téxture et l'histoire.
Vous pouvez l'utiliser comme du gros sel, pour saler vos plats ou dissolvez-le en morceaux dans un plat mijoté.
Les cristaux sont à 100% en roche naturelle et contiennent la quasi totalité des oligo-élements de forme primitive.

posted by daniela @ 9:34 AM, ,





Pasta, sapori e profumi dal sud…
lundi 24 juillet 2006

version française en bas




Pasta, sapori e profumi dal Sud, di Alba Pezone.
Napoletana, innamorata della cucina della sua città, vive a Parigi (fin qui qualche somiglianza con qualcuno di mia conoscenza) dove, con talento e determinazione, diffonde la perfetta semplicità della cucina italiana.

Il suo è un libro sulla pasta, ma non solo. É un viaggio tra i sapori e i profumi di Napoli, i colori argentati dei pesci al mercato e quelli barocchi delle Madonnine sparse per tutta la città. É un invito, una presentazione, un suggestivo racconto di 40 ricette di primi piatti e dei loro autori, chef e spesso proprietari di piccoli e grandi ristoranti. Da Napoli a Ischia e una piccola sosta romana.
Splendide le foto di Laurence Mouton.

Una riflessione. Riguarda il "facili fa fare". Sarà vero per chi vive sotto lo stesso sole dei pomodorini del Vesuvio, ma per noi altri la cosa più semplice del mondo, lo spaghetto al pomodoro, può diventare un rischioso fallimento quando si affonda la lama del coltello nel cuore di un pallido pomodorino.

Pasta. Sapori e profumi dal sud.
Alba Pezone, Gambero Rosso.



Pasta…

Pour la présentation de mes livres de cuisine et/ou pâtisserie préférés, je commence par Pasta Secca de Alba Pezone. Napolitaine, amoureuse de la cuisine et de sa ville, elle habite à Paris (jusque-là je vois quelques rassemblances avec quelqu'un que je connais) où elle diffuse, avec talent et détermination, la parfaite simplicité de la cuisine italienne.
Son livre est un livre sur la pasta, mais pas seulement. Il est aussi un voyage parmi les parfums et les saveurs de Naples, parmi les couleurs argentées du poisson au marché et les couleurs baroques des petites images de la Vierge parsemées un peu partout dans la ville.
Il est une invitation, une présentation, un conte suggestif de 40 recettes de primi piatti et de leurs auteurs, chefs et propriétaire de petits et grands restaurants. De Naples à Ischia avec un petit arrêt à Rome.
Les photos de Laurence Mouton sont splendides.

Une réflexion à propros du "faciles à faire". C'est sans doute vrai pour ceux qui habitent sous le même soleil que les petites tomates du Vesuvio, mais pour nous, la chose la plus simple au monde, les spaghetti à la tomates, peut se transformer en échec si on plonge la lame d'un couteau dans le cœur d'une petites tomates très pâle.

Pasta secca. Alba Pezone.
edition Mango

posted by daniela @ 11:36 AM, ,





Crostata di fichi e caprino
dimanche 23 juillet 2006

version française en bas


Una domenica pigrissima.
Quando non vi va nemmeno di guardare l'orologio per sapere se e' l'ora del dolce o del salato..
La dolcezza dei fichi maturi esaltata dal burro dolce, il rustico del caprino e la croccantezza delle noci.
Non vi resta che scegliere un libro, prendere "qualcuno" per mano, dirigervi verso il parco piu' vicino e stendervi sul prato all'ombra di un albero.
Il tutto molto pigramente...

pasta sfoglia 1 rotolo gia' pronto
caprino 400 g
fichi 6-7
burro dolce 30 g
noci
erba cipollina 2-3 fili
panna 10 cl
farina 1 cucchiaio
cannella 1/2 cucchiaino
s&p
Riempite di pasta sfoglia il fondo di uno stampo da crostata liscio e riponetelo in frigo.
Tagliate i fichi a meta' e fateli rivenire 5m in una padella col burro. Spolverateli di cannella e insaporeteli col pepe.
Guarnite il fondo della crostata con il caprino tagliato a fette, spolverate di farina e aggiungete i fichi, la panna e l'erba cipollina tagliata a pezzetti e le noci. Salate, pepate e infornate per 25-30m.

Tarte au fromage de chèvre et figues

Un dimanche paresseux.
Quand on n'a pas envie de regarder l'horloge (non plus) pour savoir s'il est l'heure du sucré ou du salé...
La douceur des figues parfumées de beurre doux, le salé du fromage de chèvre et le croustillant des noix.
Il ne vous reste plus qu'à choisir un bouquin, prendre "quelqu'un" par la main, aller au parc le plus proche et vous allonger sur la pelouse à l'ombre d'un arbre.
Très très paresseusement...

pate feuilletée 1
fromage de chèvre à fondre 400g
figues 7-8
beurre doux 30g
noix
ciboulette ciselée 3 cui. à soupe
crème liquide 10cl
farine 2 cuil. à soupe
cannelle 1/2 cui. à café
s&p
Garnissez de pate feuilletée un moule à tarte (22cm) et gardez-le au frigo.
Coupez les figues en deux et faite-les revenir 5m dans le beurre. Sapoudrez de cannelle et de poivre. Garnissez le fond de la tarte de fromage en tranches, sapoudrez de farine et ajoutez les figues, la crème liquide, la ciboulette et les noix. Laissez cuire 25-30m.

posted by daniela @ 5:19 PM, ,





Croquants aux amandes
samedi 22 juillet 2006


version française en bas




Praticamente cantucci!
Ma la ricetta e' di Florence Edelmann, Patisserie maison, cosi' ne conservo il titolo originale.
Ho provato diverse ricette di cantucci e questa mi soddisfa abbastanza, i biscotti restano piuttosto morbidi anche dopo qualche giorno. Al posto dell'estratto di mandorle amaro la ricetta prevede le mandorle in polvere.
Ho sostituito la bustina di zucchero vanigliato con un cucchiaio da caffe di zucchero alla vaniglia made at home.
Toscani ditemi la vostra...

farina 300g
lievito chimico 1 sacchetto
mandorle in polvere 50g
zucchero 160g
zucchero alla vaniglia 1 cucchiaino da caffe
sale 1 pizzico
uova 2
tuorlo d'uovo 1
mandorle 100g

per dorare
tuorlo d'uovo 1
latte 2 cucchiai

Pre-riscaldare il forno a 180. Setacciare la farina. In una ciotola mischiare farine, lievito, le mandorle in polvere, gli zuccheri e il sale. Creare un buco al centro, versarci le uova e lavorare. Aggiungete le mandorle e lavorate l'impasto. Deve diventare piuttosto compatto.
Quest'operazione puo essere fatta anche con il robot.
Dividere l'impasto in 4 parti, dare a ognuna la forma di un filoncino largo 3cm e altro 1cm. Disporli sulla carta da forno e spennellarli con il tuorlo al quale sara' stato aggiunto il cucchiaio di latte. Colorare anche i lati.
Cuocere per 20 m. Far raffreddare i filoncini e tagliarli diagonalmente. Continuare la cottura per altri 10m, dovranno risultare croccanti e dorati.

Libellés : biscotti

posted by daniela @ 9:59 AM, ,





moi…
vendredi 21 juillet 2006



…benvenuti!

eh si perché un pò è come aprirvi le porta di casa mia, anzi direttamente quella della mia cucina. Una cucina piccola e bianca, nel cuore di Parigi, abbastanza in alto da scorgerne i tetti (alcuni!). Amo questa città, la sua luce, le sue strade e i suoi colori, i suoi brouhaha, il suo tenermi compagnia anche quando voglio essere sola, l'anima dei suoi quartieri nascosta sotto un'aria di metropoli cosmopolita, il pane caldo ogni due ore e la cultura del cibo... ma tengo ben stretta la mia città di mare (quella da cui quasi 4 anni fa sono andata via…) assieme ai saperi e ai sapori dell'Italia intera.
E soprattutto adoro cucinare e compiere la miriade di gesti racchiusi in queste otto lettere, sebbene a volte mi domando perché non mi decida a comprare una mandolina invece di continuare a tagliare a mano!
Così, in un pomeriggio di giugno 2006, ho legato tutto e ho creato il blog… le mie ricette, ma anche quelle degli altri (e non solamente ricette d'autore) che sperimento e adotto (e spesso modifico)… un pò della mia vita, dei miei viaggi, della mia testa e del mio cuore.
Cucinare è un atto d'amore e di sapienza, di condivisione e di esplorazione. Quando mi sorprendo a compiere con inaspettata disinvoltura gesti che non avevo mai fatto, sorrido e penso ai milioni di donne prima di me e alle donne della mia famiglia che condividono il mio stesso amore per questa bellissima espressione di magia.

J'aime ma cuisine. Elle est blanche est petite, parfois le matin elle est inondée de soleil. Donne sur les toits et sur une toute petite cour avec un réverbère à la lumière jaune.
J'aime faire tous les gests enfermès dans le mot cuisiner, y compris penser et sentir une recette et voir quelqu'un que j'aime manger quelque chose que j'ai aimé preparer.
Les supermarchés m'amusent, mais les marchés me fascinent.
Je pourrais bavarder de cuisine pendant des heures. Je pourrais lire de patissêrie pendant des jours. Les notes que j'écris sur les livres sont parfois plus longues que celles de l'auteur.
J'aime pétrir, me salir les mains mais parfois il me plait bien de regarder mon robot travailler en prenant mon petit café.
Quand je suis heureuse, quand je suis triste ou énervée, quand j'ai besoin de me detendre ou de reflechir... faire la patissêrie c'est la première réaction. Ça fait du bien en sentir le parfum.
Calme et cacao...
J'aime Paris, sa lumiére, ses couleurs. Son me tenir compagnie même quand je veux être toute seule, le pain chaud toutes les deux heures... mais je retiens ma ville sur la mer, avec les savoirs et les saveurs de l'Italie entiére.
Cuisiner est un acte d'amour et je crois que la cuisine est un royaume de femme. Je dis çela sans aucun sens de possession ni d'exclusion. Il est des fois où je surprend moi même en faisant des gestes (pour la toute première fois) avec précision et securité, alors je sourirs et je pense à toutes les femmes avant moi et aux femmes de ma famille qui partagent le méme amour pour cette splendide forme de magie.

posted by daniela @ 7:34 PM, ,





Macaron alla corte di Versailles
jeudi 20 juillet 2006


Ho visto Marie-Antoniette di Sofia Coppola.
Un turbinio di pasticceria e gourmandises francesi, tutte realizzate dalla Maison Laduree, che assieme ai ventagli, ai tessuti, alle scarpe, alle albe e al tramonto d'arancio sulla facciata principale di Versailles, creano i colori del film. Un film rosa, con tocchi di fucsia.
E' un ritratto toccante e intimista di una giovanissima regina, definita dal biografo Stéfan Zweld come scolpita in un biscotto di Sevrès.
Golosita' a parte, a me e' piaciuto. Soprattutto la seconda meta' del film. Il Petit Trianon, scrigno di pietra bionda regalatole dal marito, i giardini incolti cosi diversi da quelli squadrati e studiati di Versailles, la luce bianca, la testolina bionda della figlia, l'incontro con il Conte Fersen (alzi la mano chi guardando Lady Oscar non ha sognato un futuro per la giovane coppia)..
Tornando a casa ho camminato sotto un cielo rosa come un immenso strascico di un vestito di Marie Antoniette o come un macaron alla violette che vorresti non finisse mai.

posted by daniela @ 11:23 PM, ,





Tarte au chocolat blanc
dimanche 9 juillet 2006




Trovo che il cioccolato bianco associato ad altri ingredienti crei matrimoni di gusto molto raffinati. Con il cioccolato nero e' una squisita sintonia cromatica e gustativa.
La pasta sablée al cioccolato e' di Trish Deseine, una bionda signora autrice di libri di cucina che rende oro quello che tocca. Anche il cioccolato! Vi parlero' ancora di lei...

pasta sablée al cioccolato
farina 250g
zucchero a velo 100g
sale un pizzico
cacao 1 cucchiaio
burro freddo 200g
tuorlo d'uovo 2
acqua fredda 1 cucchiaio

crema al cioccolato bianco
gelatina 1 foglio
cioccolato bianco 150g
tuorlo d'uovo 1
panna 20cl
acqua calda 1 cucchiaio
Unite la farina, lo zucchero, il sale e il burro e lavorate con la punta delle dita fino ad ottenere un impasto sabbioso. Create una fontana al centro e aggiungete i tuorli leggermente sbattuti con il cucchiaio d'acqua. Lavorate pochissimo. Formate una palla con l'impasto, avvolgetela di film alimentare e lasciatela riposare in frigo 2 ore.
Spennellate di burro una teglia da crostata (26 cm) e fate aderire la pasta. Coprite con la carta forno e i chicchi di cottura ( o fagioli o ceci...). Cuocete a 180 per 15-20 minuti.
Fate rinvenire la gelatina nell'acqua fredda per qualche minuto e scioglietela nel cucchiaio di acqua calda. Intanto fondete il cioccolato a bagno maria, fatelo raffreddare un po' prima di aggiungere la gelatina e il tuorlo. Lasciate raffreddare completamente, montate la panna e incorporatela alla crema di cioccolato. Guarnite il fondo di crostata e lasciatela in frigo almeno 2 ore.
Importante: usate un cioccolato di ottima qualita' e lasciate raffreddare la tarte prima di guarnirla con la crema.

Libellés : crostate, dessert, tarte

posted by daniela @ 1:28 PM, ,




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