Ringraziandovi per l'entusiasmo con cui avete accolto quella che era solo un'idea, ecco pronte le modalità per partecipare alla prima danza delle scatole, sperando che saranno tante ad andarsene in giro per l'Italia e per l'Europa prima di fermarsi su una mensola o in un cassetto!

Cos'é la danza delle scatole di latta?
Uno scambio, un pensiero, una scatola di latta da scegliere ed inviare a qualcuno che il caso avrà assegnato. Possono essere grandi, piccole, piccolissime, nuove, antiche, vecchie, colorate, sbrecciate, tonde, quadrate... ma tutte dovranno contenere un qualcosa dentro. Come un piccolo tesoro nascosto da un bambino (ma non deve essere per forza un giocattolo!) e ritrovato anni dopo.

Chi può partecipare?
Tutti. Con blog o senza.

Come si partecipa?
Mandando una email al mio indirizzo di posta elettronica calmeetcacao at gmail.com con oggetto la danza delle scatole di latta, scrivendo l'indirizzo dove vorrete ricevere il pacchetto, specificando il link al vostro blog (se ne avete uno) oppure scrivendo qualche righa che parli di voi giusto per aiutare chi dovrà scegliere la scatola da inviarvi.
Tutto questo entro e non oltre il 20 novembre 2009 ore 12.

E poi?
Il 21 novembre riceverete una mia email in cui vi verrà svelato il nome e l'indirizzo della persona con cui avverrà lo scambio. I blogger intanto potranno scrivere un post sulla danza delle scatole (spero di riuscire a inserire nel blog un banner da scaricare!) così da poter coinvolgere i propri lettori ed aumentare il numero di scatoline che viaggeranno.

Quando spedire?
Direi che i pacchi dovrebbero essere spediti non oltre il 5 dicembre 2009 in modo da non correre rischi che qualche scatola possa smarrirsi tra i milioni di pacchi che viaggeranno per Natale. Pensate a quale modalità di invio scegliere, forse un pacco rintracciabile via web dà maggiore sicurezza oppure uno con modalità raccomandata, altrimenti incrociare semplicemente le dita.

Cosa non fare?
Spedire qualcosa di fragile, che potrebbe rompersi durante il viaggio e, soprattutto, non partecipare se non si é certi di poter rispettare i tempi: la delusione della persona che non vedrà recapitarsi il pacco nel periodo atteso, potrebbere essere grande.

E dopo aver ricevuto la scatola?
Fatela vostra! Dopo, senza impegno, potreste scrivere un post fotografando quello che avete ricevuto e per chi non ha un blog sarebbe carino poterne scrivere uno lasciandosi ospitare da un amico blogger... ma questa é solo un'idea...

Domande?
Lasciate un commento, in modo che tutti potranno leggere la mia risposta.

Manda una email con il tuo indirizzo entro e non oltre il 20 novembre 2009
Ricevi presto l'indirizzo della persona alla quale spedirai il tuo dono
Spedisci il tuo pacchetto entro Sabato 5 Dicembre 2009

Aspetto le vostre mail e intanto inizio a pensare alla mia scatola...

Alcune mattine somigliano ad un pomeriggio. E così mi ritrovo un pò décalée rispetto alla giornata, con l'impressione di avere davanti una lunghissima serata luminosa...
In queste ultime settimane di gravidanza, le nostre giornate sono generalmente cullate da ritmi piuttosto lenti e da una successione di rituali ed abitudini da cui prendo forza e respiro prima dei grandi cambiamenti in arrivo. La passeggiata al nostro bel parco di quartiere, uno degli storici parchi parigini, é tra le cose che amiamo di più. Il giro sulla giostra, antica e immutabile come il signore che da più di 50 anni la gestisce in una ripetizione costante di gesti e orari..., il saluto alle papere e l'attesa di nuovi paperotti, le corse di una bambina troppo veloce e una mamma mongolfiera troppo lenta, i colori della città che si dissolvono in quest'angolo di campagna in cui ci immergiamo per un pò...
Oggi, due cose insolite, l'orario mattutino e il cestino per raccogliere le foglie autunnali...

e così...
mi é venuta in mente questa cosa che adesso vi spiego: immaginate delle scatole di latta andarsene da una parte all'altra del mondo come signorine curiose dalla valigia leggera... grandi, piccole, piccolissime, vecchie, nuove, antiche, colorate, scheggiate, tonde, quadrate... tutte con qualcosa dentro. Un tesoro. Piccolo, simbolico, come chessò una trottola, un fazzoletto ricamato, un librino di ricette... qualcosa pensata e messa lì dentro per qualcuno di cui si conosce solo il modo di scrivere o di scattare una fotografia, di preparare una brioche con lo zucchero o un arrosto per le feste...
Insomma, chi vuole partecipare può farmi un piccolo cu-cu via e-mail [oggetto: la danza delle scatole di latta] e scrivere due righe di post intitolandolo la danza delle scatole di latta. E magari già che c'é darmi pure qualche suggerimento su come organizzare la cosa, tipo come fare a decidere chi dovrà spedire a chi... perché come al solito mi lancio nei progetti senza averci troppo pensato prima... :)
Pensavo ad una data di spacchettamento simbolico con tanto di post collettivo, mercoledì 2 dicembre... mi sembra abbastanza lontana per lasciar viaggiare le scatole con un qualcosa di Natale nell'aria...
cosa ne pensate?

Intanto il primo grazie, ad Isa per la scritta ballerina sullo sfondo della fotografia...

vf
La danse des boîtes
et voilà ce qui me trotte dans la tête depuis...
Immaginez-vous des centaines de boîtes qui voyagent à travers l'Europe comme des demoiselles aux valises légères... des boîtes en metal, grandes, petites, rondes, carres, anciennes, abimées, colorés, décorés... toutes avec un petit quelque chose caché dedans: une petite livre de recette, un bout de tissu, une photo, un jolie petit verre... je ne sais pas! Un quelque chose qu'on a mis pour quelqu'un qu'on connait pas... une petite danse de boîtes au trésor, un jeu, une attente...
Pour y parteciper il suffit de m'envoyer un petit mot pour e-mail [objet:la danse des boîtes] et pubblier sur le blog un post "la danse des boîtes...". Là je suis encore en train de reflechir comment organiser la chose, les échanges, les addresses.
N'hésitez à me donner des suggestion, svp!
On pourrait choisir une date, le 2 decembre, pour montrer sur les blogs les jolies surprises... les boîtes auront ainsi le temp de voyager en tranquillité et il y aura déjà un petit quelque chose de Nœl dans l'air...
ça vous dit?

Sarà questa pioggia fitta e sottile. Sarà questo grigio che brilla d'argento sui tetti d'ardesia che guardo dalla mia finestra. Sarà che lei dorme beata sul letto grande avvolta in una coperta di lana. Sarà che tutt'intorno é autunno. Sarà che quasi quasi ci siamo, ci avviciniamo sempre più... ma io non ho voglia di far altro che starmene qui, su questo divano color porpora su cui il tempo comincia a lasciare i suoi segni e la vita di famiglia le sue tracce. Starmene seduta tra libri per bambini e libri di craft che si accumulano intorno con il passare delle ore del giorno, tra molti ferri e molti gomitoli che spuntano da cesti e cestini di vimini, tra una tazza di thé e le briciole di biscotti, tra il telefono che non si trova mai e la macchina fotografica che con questo tempo grigio mi fa arrabbiare e cosa mai avrò poi da arrabiarmi...
...e invece dovrei alzarmi. Preparare quello che resta da preparare (due anni fa alla 37esima settimana avevo la valigia pronta già da un mese!), decidere cosa cucinare per cena, pesare gli ingredienti per il quattro quarti che avevo deciso avrei fatto per merenda e che adesso non so nemmeno se riuscirò a cuocere per il dopo-cena.

Una sfornata di biscotti al cioccolato per riempire la bella scatola di latta intravista qualche giorno fa in piccolo negozio della rue des Dames e che, come per incanto, ho ritrovato sulla mensola della cucina qualche pomeriggio dopo :)
Io amo le scatole di latta.! Come i cesti di vimini, le sparpaglio in tutta la casa, le infilo nei mobili e nei cassetti... le più belle in alto, lontano dalle manine di mia figlia che sembra mostrare la stessa passione della mamma: infilarci piccoli tesori da dimenticare per un pò e poi stupirsene nel ritrovarli...

Non sono ancora riuscita a fotografare i biscotti, ma la scatola su qualche scampolo di stoffa del Marché Saint Pierre... quella si!

Preriscaldare il forno a 180.
Setacciare la farina, il lievito, il cacao e il sale. Lavorare per qualche minuto il burro e lo zucchero e aggiungere le uova una alla volta. Incorporare il mélange di farina e altri ingredienti secchi e amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere il cioccolato bianco spezzettato. Sporcarsi la mani di farina e formare due panetti leggermente schiacciati (6 cm di larghezza e 3cm di altezza). Riporli su una teglia ricoperta di carta forno e infornare per 20minuti. Lasciarli intiepidire, tagliarli in pezzi da 1 cm e prolungare la cottura per ancora 10m. Controllare che non scuriscano troppo. Lasciarli raffreddare prima di riporli nella vostra bella scatola di latta...

Vide-grenier de quartier...
letteralmente svuota granaio, un folle mercatino all'aria aperta dove in un fine settimana dal tempo capriccioso, gli abitanti del quartiere giocano a vendere vecchi, polverosi, improbabili oggetti di famiglia.
Qualche vecchio barattolo di marmellata di vetro decorato, una scatola di Sarah Kay, tanti tanti libri per lei, un cappello in lana con pon-pon (ancora per lei), una ghirlanda luminosa che non funziona, del merletto antico avvolto su un cartone consumato... je repars ravie!

... luglio di 2 anni fa mi aveva portato la mia bambina d'estate... oggi, tra l'altalena di stanchezza ed energia delle ultime settimane, la calma che mi invade quando penso di essere pronta, la giostra dei nomi, la commovente partecipazione di due manine che cercano di abbracciare una pancia troppo grande e qualche briciola d'ansia che conservo nelle tasche... aspetto senza fretta che novembre mi porti la mia bambina d'autunno...

L'altro giorno leggevo da qualche parte che negli anni 20 le donne, per tutta la gravidanza, lavoravano ai ferri preparando l'arrivo del bebé...
che io sia una donna anni 20?
strano, non ci avrei mai pensato... ;))

Apro l'ultimo cassetto della cassettiera grigia ( regalo di nascita di una nonna per la prima nipotina!) e tiro fuori questa matassina d'alpaga color Aster che nelle settimane scorse si é trasformata in un coprifasce, cappellino e stivaletti taglia 3 mesi... e che adesso attende buona buona tra scatole a fiori e bottoncini colorati.