... e con questo ho finito! no, finito no, avrei voluto farli tutti, ma proprio tutti a mano i regali di Natale, ma avrei dovuto chiedere a Gesu bambino di nascere a fine maggio!! Adesso non c'é più tempo, devo metter via la macchina da cucire (tanto dove andiamo ci sarà quella di mia nonna ad attendermi :), sistemare lane e ferri nei cesti, scucirmi Eloïse da dosso e cominciare a preparare le valigie. Domani si parte.
Prima però volevo fotografare il mio primo grembiule, così da potermene ricordare per sempre.
My first tea-apron! Talmente americana questa cosa del grembiule che ho voluto usare alcune delle stoffe prese l'autunno scorso in California. La [finta] tasca é un centrino antico scovato in uno dei più bei rigattieri-antiquari del quartiere. Non vedo l'ora di vedere il viso di mia nonna quando aprirà il pacchetto. Mi chiedo ancora perché in tutti gli anni che ho vissuto vicino a lei non mi sia mai venuto in mente di chiederle di insegnarmi a cucire. Sarebbe stato bellissimo. E nonostante io sia un'autodidatta che non ha ancora finito di leggere tutto il manuale della Singer, cucire per me porta il nome di mia nonna. Rosa. E la mia macchina l'ho chiamata Rosina. Il rumore del pedale in ferro battuto, un vecchio ditale in ottone, i suoi gesti ampi e sicuri, Le sue belle mani...

... bhe, almeno finisco qualche altro regalo, mentre sfoglio e risfoglio uno dei libri che in questo momento mi piace avere intorno! Però confesso che darei volentieri qualcuno dei miei gomitoli di alpaga chiné per poter bere un cappuccino all'aperto e lasciar cadere la neve sul cappotto, passeggiare di pomeriggio tra le lucine e le vetrine delle feste sottobraccio ad un'amica o anche solo mettermi in fila per comprare la baguette calda alla mia boulangerie preferita e dimenticare termometri e pomata al timo per un'oretta o due...

... le strade, il parco, i tetti piano piano si riempiono di neve e cambiano colore. Sarebbe bello correre fuori e sentirla cadere negli occhi, sul mento e sulla lingua come il piccolo eschimese di uno dei nostri librini preferiti... ma non possiamo fare altro che guardarla dai vetri, mademoiselle no no combatte la sua prima grande influenza. E mentre lei attacca e stacca figurine natalizie dai vetri ghiacciati, la sorellina dorme avvolta su se stessa come una piccola regina delle nevi ed il vecchio termometro fuori alla finestra continua a scendere.

Mattina fredda, freddissima. Alle 8.30 per strada odori di pane, di brioche e di neve. Saluto ancora una volta mademoiselle no no dietro ai vetri delle grandi finestre colorate della crèche e torno a casa. Sistemo qui e li, le cose e gli oggetti del fine settimana, i giocattoli del risveglio, il pigiamino ancora caldo, le tazze della colazione, i carnets de santé che ieri sera ho sfogliato comparando altezza dell'una e peso dell'altra al primo mese. Il quaderno che l'equipe della maternité consegna alle famiglie e che accompagnerà il bambino per tutta la sua lunghissima vita, che sarà riempito di informazioni mediche che poi diventaranno il ricordo di febbri, bue, raffreddori, siringhe e malattie da curare con bambole malate, caramelle, coccole e trasferelli colorati.
Ma per me, significano ancora altro. Due quaderni che raccontano anche un pò di questa mamma e di quanto sia cambiata in queste stagioni, non soltanto come aspetto (...due anni fa avevo i capelli biondi e corti, oggi sono castana, ogni tanto porto gli occhiali e posso raccogliere i capelli sulla nuca...). Due anni fa avevo passato pomeriggi girovagando per Parigi alla ricerca della copertina per il quaderno più bella, così come per il coprifasciatoio, il paracolpi della culla e tutte quelle cose che riempiono la stanza di un neonato. Quartiere dopo quartiere, buotique di creatori, negozi grandi marche, vente privée... Questa pancia no. Sono diventata una craft mamma e questa casa é diventata una handmade home. Adesso, quando serve qualcosa per la mia famiglia, quando c'é un regalo da fare, il primo pensiero é "lo faccio io!", e anche se il più delle volte resta solamente un pensiero (soprattutto perché non sono capace o perché ci metterei troppo tempo!!), quel pensiero per me é il segno di cosa sono oggi e di come ancora vorrei essere. Persone come Soule Mama assieme alle decine di mamme blogger, sono fonte di una quotidiana ispirazione in cui il piacere di creare oggetti che diventeranno parte della casa e della famiglia diventa uno stile di vita e un modo per esprimere amore verso le persone con cui si é scelto di vivere. Il bello é che quest'aspetto se ne va tranquillamente a braccetto con quella parte di me che trae piacere dalla vista del bello che questa città offre in ogni angolo, in ogni vetrina, in ogni ruelle. Solo che prima esclamavo "lo compro!", oggi penso "lo faccio"...

... per una come me, che aspetta Babbo Natale tutto l'anno e scrive ancora la sua bella letterina da infilare sotto ad un cuscino, questi sono giorni straordinari. Ogni mattina, il postino bussa alla mia porta porgendomi un pacco con i suoi grossi guanti gialli. Ormai mi chiama per nome e sono sicura che cominci a pensare che sono coinvolta in qualche traffico di non so cosa... e invece sono le mie amiche, che sanno arrivare fino a casa mia attraverso oggetti, regali per me o per les filles, carte, nastri e scotch da imballaggio, scritture eleganti o illegibili, nastri e fiocchetti, buste colorate e scatole di latta...
A sorpresa, ne ho ricevuta un'altra. Dopo quella di Elena, mia compagna di latta affidatami dalla sorte, stamattina é arrivata quella di Laura. Non é la prima volta che ricevo qualcosa da lei. In questi anni di blog, da un lontano sacchetto di polvere li liquirizia, me ne avrà spediti non so più quanti. Fino ad ora li avevo sempre tenuti per me, in quella (grande) parte di vita privata dove al blog non concedo di entrare. Oggi no. La danza delle scatole é nata con la voglia di condividere e scambiare, così corro a prendere la Nikon, ad alzare il livello di luminosità perché in questo momento Parigi é seminascosta sotto strati di nuvole, e apro questa vecchia, vecchissima scatola di biscotti Plasmon che 3 minuti dopo richiudo per telefonare alla signora delle fragole...

Terzo giorno dell'avvento. Mademoiselle no no ha aperto 3 finestrelle e con mia meraviglia aspetta pazientemente il giorno dopo per aprirne un'altra. Oggi, sono una donna ancora più felice :)) , ieri ho finalmente ripreso la macchina da cucire e nonostante da stamattina il mio corpo sia un continuo dondolio (se smetto di oscillare lentamente avanti e indietro la petite demoiselle profumata di bosco e di muschio si mette a strillare e ad agitarsi come un albero in una bufera di vento...) sono riuscita ad iniziare e finire 2 regalini di Natale.
E se proprio mi accorgessi che i giorni filano via più veloci che l'ago della mia macchina, mi resta sempre Etsy e l'euforia di scegliere i regali di Natale in quel meraviglioso mondo di cose fatte a mano...

Le scatole stanno viaggiando, qualcuna é già arrivata!
Anche la mia, stamattina. Come una befana arrivata troppo presto. E subito abbiamo strappato la grande busta gialla e scoperto il contenuto. La mia scatola é partita da Milano, scelta, riempita e impacchettata da Elena, creatrice di un coloratissimo mondo di cose fatte a mano e autrice di libri creativi. Una grande scatola color porpora (come il mio divano!!), un libro schede di oggetti in feltro da creare (che ovviamente non saranno mai belli come i suoi ;)) e una pochette con portachiavi che starà bene con oltre la metà del mio guardaroba :))
Il libro schede ha già raggiunto gli altri libri del craft sulla libreria, la pochette é già nella mia borsa con gli spiccioli che in genere devo pescare sul fondo tra le decine di cose più o meno inutili che si nascondono nelle mie borse, la scatola é nel mobiletto delle stoffe riempita di scampoli e centrini.
Grazie Elena!

Ne approfitto per chiedere scusa a chi mi ha scritto per qualche problema di nominativi e indirizzi: ho inviato mail alle persone interessate ma non tutte mi hanno risposto.
Daniela, Raffaella, Valentina.. se ancora non avete la vostra compagna di scatola per favore fatemelo sapere...
Inoltre pensavo che sarebbe bello creare un archivio di tutte le scatole partite e arrivate in modo che tutti possano vedere chi ha spedito cosa. Se vi piace l'idea, scrivetemi una email con oggetto "scatola arrivata!", precisando chi l'ha inviata, inserendo il link del blog dove avete postato la foto o allegandomi la fotografia del contenuto del pacco per chi non ha un blog.

Ne approfitto per chiedere scusa a chi mi ha scritto per qualche problema di nominativi e indirizzi: ho inviato mail alle persone interessate ma non tutte mi hanno risposto.
Daniela, Raffaella, Valentina.. se ancora non avete la vostra compagna di scatola per favore fatemelo sapere...
Inoltre pensavo che sarebbe bello creare un archivio di tutte le scatole partite e arrivate in modo che tutti possano vedere chi ha spedito cosa. Se vi piace l'idea, scrivetemi una email con oggetto "scatola arrivata!", precisando chi l'ha inviata, inserendo il link del blog dove avete postato la foto o allegandomi la fotografia del contenuto del pacco per chi non ha un blog.

... nonostante dicembre sia uno dei momenti più attesi dell'anno, veder andar via questo mese di novembre mi lascia un velo di tristezza nel cuore. Le guance di questa fogliolina diventano ogni giorno un pò più paffute e l'orgoglio ed il senso di potenza di una mamma che allatta gongola e canta, eppure dentro di me una vocina non tanto silenziosa sussurra "cresci piano, cresci piano..."
Primo giorno dell'avvento. Stamattina, ancor prima del biberon, mademoiselle no no ha aperto la prima finestra del suo primo calendario dell'avvento: avevo raccolto meravigliose idee e bellissimi spunti per un calendario dell'avvento da fare a mano che avrei voluto appendere da qualche parte della casa e farglielo trovare al risveglio... e invece ieri pomeriggio siamo andate in giro per le boulangeries del quartiere a cercarne uno di cartone, con tante finestrelle e tanti coco (cioccolato!). Pazienza! Anzi, faccio spallucce e rimando al prossimo anno. Intanto sorrido all'idea di Federica che ascoltando i miei lamenti sul mancato calendario handmade, ha esclamato "hai fatto una figlia, lei é il tuo calendario dell'avvento! scrivile l'1 sul ginocchio, il 2 sulla manina, il 3 sul sedere, il 4 sul piedino, il 5..."
Quasi quasi... :))
Buonissimo dicembre a tutti, e a tutti una finestrella con sorpresa fino al giorno di Natale.