On est trois à la maison et nous sommes tous malades !
Des matins où il faut tout organiser bien (et en vitesse) parmi les thermomètre, le doliprane, le lait au miel, les thés au miel, les oranges pressées et l’envie de rester au lit… et des après-midi qui d’un coup deviennent lents et doux, petits jeux, gros calins et bon goûter fait maison.
Quand je suis malade où simplement dans un mauvais jour, quelque chose de blanc et mou me devient indispensable. Des petits-grands remèdes pour des grands-petits mals… comme ces petites crèmes à la vanille ! Recette deniché dans ∂elices de lait, ed Marabout.
Un livre blanc comme une blanche couette dans la quelle c’est beau de se faufiler...

Quando sono malata (e questa volta lo sianmo tutti e 3, anzi anche le bambole!), preparare qualcosa di bianco e morbido immediatamente mi da conforto e benessere.
Ma forse già ve lo avevo detto... cibo per l'anima insomma! Come il brodo caldo a cui non riusciamo a rinunciare nonostante l'improbabile potere terapeutico. Da 2 giorni viviamo in un micromondo tutto nostro, senza uscire di casa (dimenticando la fuga alla droguerie dietro l'angolo per andarle a comprare le caramelle finite!). Mattine un pò frettolose ritmate dalle mille cose da fare nonostante la voglia di starsene a letto e pomeriggi lenti e dolci, un vecchio Disney, qualche librino, tante coccole, una sciarpa da finire e per merenda una piccola crema alla vaniglia. La ricetta arriva da Delizie al latte, un libro tutto bianco, pieno di ricette buone, bianche e casalinghe come le meravigliose caramelle che si attaccano ai denti...

Sceglierli, desiderarli, portarli a casa, leggerli, dimenticarli, ritrovarli, regalarli, sfogliarli, sflogliarli, sfogliarli..
Chez nous, di Anita Kaushal edizioni Aubanel. Astuzie e suggerimenti di arredamento e decorazione per una casa armoniosa e accogliente da vivere con uno, due o molti bambini e tutti i loro giocattoli. Ma soprattutto bellissime fotografie e spledidi angoli di case, ognuna con un fascino completamente diverso: moderna, tradizionale, intima, desueta, colorata...
É da un pò che l'ho comprato e ancora non mi stanco di sfogliarlo, scoprendo ogni volta un particolare diverso, una luce che arreda, una coperta che incanta...
Per indugiare ancora un pò nell'inverno e nella voglia di essere a casa.

Non più solamente cucina e pasticceria! La mia voglia di creare invade, a volte ancora maldestramente, spazi che fino a qualche mese fa mi erano totalmente sconosciuti. Maglia, cucito, ricamo. The gentle art of domesticity, il delizioso mondo delle cose fatte a mano. Imperfette o miracolosamente ben riuscite! Avevo iniziato a lavorare ai ferri quando aspettavo mia figlia e come per milioni di donne prima di me la passione per la lana cresceva con il crescere della pancia. Quando lei é nata, io ho smesso. Imparare a fare la mamma non lascia spazio per altri apprendimenti, almeno per me é stato così. E poi una mattina di giugno ho ripreso lì dove avevo lasciato, quasi alla fine di una piccola sciarpa di cachemire color cipria. Da allora e a volte con tratti compulsivi, non mi sono più fermata. La curiosità e poi l'amore per il cucito e il ricamo é arrivata dopo. Tanti, tantissimi i blog che mi ispirano, qui a lato ne ho aggiunto qualcuno ma la lista é ancora lunga. Accumulo progetti e idee. Mentre penso alla cena da preparare la mente scivola su un disegno da copiare sulla stoffa e tra enormi cesti di lana cerco quel color cioccolato della torta del giorno prima...
Non potevo non lasciar entrare tutto questo mondo nel blog. Spero non dispiaccia a chi si aspetta di trovare qualche ricetta in più.

Il cappellino é per lei. Taglia 18/24 mesi ma é ancora un pò grande, le cade sugli occhi.
Adoro il colore e il fatto che il coniglio Peter di Beatrix Potter ne abbia uno molto simile al suo!!

Cappellino in baby cashmerino color aqua. Modello e lana Debbie Bliss.

Un giorno vi avevo parlato di una piccola collezione che pian piano prendeva forma, in attesa dei pomeriggi d'inverno a Parigi e di una bambina che forse ci avrebbe giocato. Qualcuna in soffitta ci é salita davvero, li ha cercati, trovati, forse spolverati e poi li ha fatti arrivare fino a noi, fino a lei. Alessandra ci ha fatto un regalo bellissimo. Spontaneo e prezioso. Sono dei vecchi timbrini di legno, scuriti dal tempo e forse dall'uso. Di legno scuro e liscio, conservati in un delizioso e consumato sacchetto di lino. E mentre aspetto che la nuova piccola proprietaria torni dal nido e cominci a giocarci, sono qui che li giro e li rigiro tra le mani, li ho già provati su qualche pacchetto che sta per partire e penso che ancora una volta, dietro le parole e le fotografie di questo blog c'é tutto un piccolo mondo che ascolta e riesce a farsi sentire vicinissimo.

...e da oggi sarò così, in una luminosa sera di luna bianca, sospesa su una Parigi che incanta, senza spigoli e coperta di fiori... tra piccole rondini anche quando non sarà primavera, scarpine rosse e gonna di vento e bellissimi fairy cakes ad aspettarmi lì in basso come per preparare un atterraggio in dolcezza. E soprattutto da oggi mi guarderò allo specchio aspettandomi di trovare lo stesso colore di capeli...

L'opera piena di poesia, é di Tiziana Rinaldi. Un'artista con il talento tra le dita e i colori nel cuore, la mamma di tutte le fate. Le sono bastate 3 semplici parole per disegnarmi che non sapevo avrei voluto essere disegnata. Dirle grazie non basta....

E grazie agli amici che, dall'altra parte del mondo, mentre io dormivo, hanno inserito l'immagine preparandomi un bellissimo risveglio.