A spasso per new york
jeudi 31 août 2006

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A new york si cammina e anche tanto, ma ci si ferma anche molto spesso…

La Vesuvio bakery, una storica pasticceria italiana in piena So-ho. Atmosfera di un tempo, tra foto scolorite e barattoli pieni di biscotti.
A destra uno dei tanti caffé del quartiere disseminati tra le tante gallerie d'arte. Il contrasto tra i colori e la forza dell'arte moderna e la luminosa opacità dei banconi di legno dei piccoli caffé e la calma tutt'intorno, é affascinante!



Sopra le brownstones, tipiche costruzioni del 19esimo secolo. Rallentate il passo e vi sentirete in un film di Woody Allen!
A destra Once Upon a Tarte. C'era una volta una crostata, ovvero un colpo di genio. Alcuni anni fa due amici, un francese e un americano d'origine italiana, hanno l'idea di una pasticceria dedicata alle crostate. Qualche anno e un libro dopo… la pasticceria prende altre 3 vetrine, un bel pò di personale, arricchisce il menu di cosucce salate e diventa famosa.
Facile no?


Caffé Roma, a Little Italy. Una cartolina dell' emigrazione italiana del dopo guerra, con tanto di lucine da festa del paese. Gli italiani non vi abitano più e da molto tempo, i ristoranti pululano di turisti affamati e curiosi ma il quartiere ha architettonicamente conservato tutto il suo fascino.
A destra Fairway Market, uno dei meravigliosi supermercati di ny. Forse il più bello di tutti!
Ci trovate di tutto, dalla rubba con peperoni e cipolle alla bagna cauda, dalla vinaigre aux feves de cacao al caffé di una piccolissima piantagione in Guatemala. Le quantità e la qualità sono da restare a bocca aperta. Al piano superiore articoli per la casa e, a sorpresa, un posticino perfetto per il brunch della domenica, tra assonnati che leggono il giornale e coppie rilassate circondate da bambini che mangiano la pizza. Squisite le frittelle di salmone…


Altra pasticceria, altro successo, altra sfornata di libri. Ditemi voi se non é vero che l'America é la terra dei sogni!
Magnolia bakery, ovvero la casa dei cupcakes, una specie di muffin ai gusti assortiti, farcito di crema al burro e decorato di colorate stravaganze. Personalmente li ho trovati un pò pesantucci, ma decisamente divertenti e allegri.



Peccato non facesse un pochino più freddo! Si mormora che alla City bakery facciano la miglior cioccolata calda di tutta la città, servita con panna o un marshmallow da far sciogliere nella tazza. Non ho avuto il coraggio di assaggiare la cioccolata calda, ma il marshmallow si! :)



Union Square Market, un coloratissimo mercato biologico, dove tutti i lun- merc- ven e sabato, i contadini dello stato di New York, New-Jersey e Pennsylvania vendono i loro prodotti. A differenza dei mercati biologici a cui sono abituata, l'atmosfera é veramente meno chic e più decontratta. Mangio sano e sono felice!

A questo punto si potrebbe pensare che mi sia nutrita di dolci per 3 settimane, ma non è così. Non scatto foto nei ristoranti, salvo rarissime eccezioni, perchè non mi piace dar fastidio alle persone del tavolo a fianco cercando l'inquadratura giusta sotto una luce sempre sbagliata e poi non si può mica mangiare sempre tutto freddo!


magnolia bakery
401 bleecker street
nyc

once upon a tart
135 sullivan street
nyc

union square market
lun,merc,ven e sab
union square
nyc

posted by daniela @ 11:43 PM, ,





Zucchine ripiene di couscous allo zenzero

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Sfogliando i miei blog preferiti, curiosa di vedere cosa avevo perso nelle settimane di assenza, ho trovato da Bea le sue belle zucchine ripiene. Dopo aver esclamato "ma le faccio anch'io!", mi sono accorta che in realtà il ripieno é abbastanza diverso. Io ci metto il cus-cus, qualche altra verdurina e lo zenzero fresco… e alla fine non lo so se mi piacciono di più i colori o i sapori di tutti gli ingredienti!
Era un pò che non le facevo, le zucchine tonde non si trovano facilmente ma ieri queste quattro se ne stavano sulla bancarella sole solette con la pancia al sole…
Una curiosità: voi quanto le pagate?

zucchine tonde 4
cus-cus 200g
carote 4
pinoli 3-4 cucchiai
zenzero fresco 3cm c.a
olio evo
scalogno 1/2
fleur de sel
brodo vegetale 400ml
basilico
Preriscaldare il forno a 200. Lavare e asciugare le zucchine. Tagliare e conservare il cappuccetto. Scavarle con un cucchiaio, bagnarle con un filo d'olio, sistemarle su una teglia con un dito di brodo sul fondo e cuocerle per ca 1 ora.
Tagliuzzare la parte restante delle zucchine e le carote e versarle nella padella dopo aver fatto dorare lo scalogno. Aggiustare di sale e pepe e qualche foglia di basilico.
Intanto preparare il cus-cus seguendo le istruzioni riportate sulla scatola. Prima di unirlo alle verdure aggiungere i pinoli tostati e lo zenzero grattugiato.
Riempire le zucchine di cus cus, bagnarle con un filo d'olio e servire.


Courgettes rondes farcies au couscous aux gingembre

J'étais en train de feuiller mes blogs préférés, etant curieuse de voir ce que j'avais raté pendant mon absence, lorsque j'ai vu les magnifiques courgettes rondes de Bea. Après avoir crié "moi aussi je les fait" je me suis rendu compte que les miennes sont un peu differents. J'y met le couscous, des petits légumes et le gingembre frais. Finalment je ne sais plus si ce que j'aime le plus c'est la couleur ou la saveur…
Il n'est pas facile à le trouver, mais ce matin les quatre etait toutes seules ...

courgettes rondes
4
couscous 200g
carottes 4
pignons grlles 3-4 càs
gingembre frais 3cm
huile evo
échalotte 1/2
fleur de sel
bouillon de legumes 400ml
basilics
Préchauffez le four à 200.
Coupez un chapeau à chaque courgette, récupérez la chair et gardez-la. Disposez les courgettes sur une plaque de cuisson avec 1 cm de bouillon, arrosez-les d'un filet d'huile et laissez cuire 1 heure.
Coupez la chair des courgettes et les carottes, chauffez une poêle anti-adhésive avec 3 cuillerées à soupe d'huile et faite cuire les légumes quelques minutes. Réglez de sel, de poivre et ajoutez le basilics haches.
Preparez le couscous en suivant selon les indications sur le paquet. Ajoutez les pignons et rapez le gingembre. Melangez le couscous aux légumes. Sapoudrez les courgettes de fleur de sel et de poivre et remplissez-les de couscous . Arroses-les d'un filet d'huile d'olive et servez.

posted by daniela @ 9:11 PM, ,





Sablés al cacao
mercredi 30 août 2006

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Cosa fare quando di notte proprio non si riesce a dormire? Semplicissimo: biscotti!
da portare al mattino dopo a letto a chi vi sveglia con il caffé tutte le mattine…
Questi cuori li ho fatti con il cuore, setacciando la farina mi sono ricordata che oggi é l'anniversario di nozze dei miei…

farina 300g
cacao in polvere 30g
zucchero a velo 120g
burro 200g
uova 1
estratto di vaniglia 1 c. da caffé
sale 1 puntina
Setacciate la farina con il cacao. Lavorate il burro fino a renderlo morbido e aggiungete lo zucchero, la vaniglia e il sale. Incorporate l'uovo e lavorate con la frusta. Aggiungete la farina e il cacao e ponete la pasta in frigo per 2 ore. Riscaldate il forno a 160, stendete la pasta e con la formina fate dei cuori. Infornate e fate cuocere per 15-18m.
Lasciate raffreddare e, intanto, preparate il caffé ;)
Importante: non lavorate troppo la pasta dopo aver aggiunto cacao e farina e quando la togliete dal frigo attendete 10m prima di stenderla.



Sablés au cacao

Qu'est qu'on fait quand la nuit on arrive pas à dormir? Très simple: les biscuits!
à porter au lit à celui qui vous reveille chaque matin avec le café…
Ces coeurs je les ai fait avec le coeur, en tamisant la farine je me suis souvenu que aujourd'hui c'est l'anniversaire de mariage de mes parents…

farine 300g
cacao 25g
sucre glace 120g
beurre 200g
extrait de vanille 1 c.a.c
œuf 1
sel 1 pincée
Tamisez la farine et le cacao. Travaillez le beurre jusqu'à obtenzion d'une pommade et ajoutez le sucre glace, la vanille et le sel. Ajoutez l'œuf et incorporez la farine et le cacao à l'aide d'un fouet sans trop travailler. Recouvrez la pâte et gardez-la au frigo pour 2 heures.
Pré-chauffer votre four à 160. Abaissez la pâte et découpez-la avec un emporte-pièce.
Faite cuire les sablés pendant 15-18m. En attendant qu'ils refroidissent, preparez le café ;)

Libellés : biscotti

posted by daniela @ 8:01 PM, ,





Timballo di melanzane al basilico e caprino
mardi 29 août 2006

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Niente di meglio dei semplici sapori mediterranei per darsi il bentornato a casa!
Cenare fuori e spilluccare passeggiando tra panorami diversi diverte e libera la mente e le idee, ma il primo giorno che ti ritrovi nella tua cara cucinina tra tutte le tue cose, allora ti rendi conto di quanto sei contenta di essere di nuovo a casa.
Se gli ultimi sapori sono stati stranieri, senza nemmeno riflettere mi oriento verso qualcosa di più locale o, per meglio dire, familiare.
Pomodori, melanzane e basilico per un mini timballo dal cuore morbido e acidulo del caprino. Facili e di grande effetto…

(per 4 mini timballi)
pomodori 4
melanzane 2 (grandi)
formaggio di capra 90g
aglio 1/2 spicchio
basilico
prezzemolo
olio evo
s&p
Riscaldate il forno à 180. Tagliate i pomodori a metà eliminando la polpa con un la punta di un coltello o di un cucchiaio se siete un pò maldestri ;)
Cospergeteli di un pò di fleur de sel, un trito di basilico, prezzemolo e aglio e d' un filo d'olio. Disponeteli su una placca da forno e fate cuocere per 40 minuti.
Intanto arrostite su una griglia le melanzane tagliate a fette senza farle scurire troppo.
Spennellate d'olio i 4 stampini. Foderateli con 2-3 fette di melanzane su cui sistemerete qualche foglia di basilico e la metà di un pomodoro con la base sul fondo. Riempitela di caprino, copritela con l'altra metà disposta al contrario e chiudete con ancora 2 fette di melanzana. Fate cuocere i timballi per 30m. Lasciateli riposare per ancora qualche minuto a forno spento e serviteli caldi, magari accompagnati da una salsetta al pomodoro leggera come
un venticello estivo.

Timbales d'aubergines au basilic et au fromage de chèvre
Rien c'est mieux que les simples saveurs méditerranées pour une bonne rentrée!
Il est bon de dîner aux restaurants et goûter dans la rue en flanant entre différents scénarios, ça fait monter les idées, mais le premiér jour qu'on se retrouve dans sa propre cuisine parmi tous ses affaires, là on se rend compte qu'on est très content d'être chez soi.
Et si les derniéres saveurs ont été étrangère, moi, sans trop réfléchir, je m'oriente vers quelques choses de "familiale".
Tomates, aubergines et basilic pour un petit timbale au coeur moelleux et acidulé du fromage de chèvre.
Facile à faire et très jolie à voir.

(pour 4 petits timbales)
tomates 4
aubergines 2
fromage de chèvre 90g
ail 1/2 gousse
basilic
persil plat
huile extra d'olive
s&p
Préchauffez le four à 190. Coupez les tomates en deux et eliminez la pulpe à la pointe d'un couteau ou à la cuillère si vous êtes maladrôits ;)
Sapoudrez chaque moitié de quelques graines de fleur de sel et de basilic, persil et ail mélangés. Arrosez-les d'un filet d'huile, salez, poivrez et laissez cuire 40m au four.
Grillez les aubergines en tranches. Huilez légèrement les 4 ramequins. Tapissez-les de 2-3 tranches d'aubergine, puis de 3 feuilles de basilic , d'un moitié de tomates rempli de fromage émietté, de l'autre moitié de tomates et fermer avec deux tranches d'aubergines. Arrosez-les d'un filet d'huile et laissez cuire au four 30m. Attendez quelques minutes avant de les servir. Vous pourriez les accompagner d'une sauce de tomates légère comme une légère brise d'été.

posted by daniela @ 10:11 AM, ,





New York City
lundi 28 août 2006

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Tre settimane a nyc sono molto di piu' che una lunga passeggiata tra grattacieli e bei palazzi neoclassici, immersi in una luce che si moltiplica tra gli specchi e i metalli, gioca a nascondino tra le strade strette e si scioglie tra gli alberi di un parco che diventa bosco e l'accoglie in silenzio. Sono un giro del mondo. Un divertente, intrigante, appetitoso giro delle cucine del mondo.
Tagliando avenues e incrociando streets, i profumi si mescolano solleticando una continua e incontrollabile curiosità di assaggiare. Meglio a piccole dosi, al block successivo altra sosta golosa si impone.
Italiana, turca-chic, giapponese, ebrea, asiatica, francese, ukraina, very old o nuovissima america, messicana, greca, cinese, etiope..
Cucina semplice semplice o elaborata di gusto. Autentica o fusion. Street food o tavolo con vista.
È la grande mela, prendine il pezzo piu' grande che puoi!
Allontanandosi dalle trappole per turisti, meno pericolose rispetto a quelle disseminate per Parigi, ci si accorge che l'autenticità di un "paese" la si ritrova non tanto nei quartieri quanto nei singoli ristoranti, café e piccoli negozi alimentari che resistono all'avanzare della grande distribuzione. Veri microcosmi capaci di creare, non soltanto ricreare, atmosfere d'altrove rievocate da un dettaglio, nel senso pienissimo del termine, che si fa voce.
Piccoli mondi, diverse realtà che alla fine ricombaciano in un unico viso. Quello di una città che ha provato già tutto e te lo offre con la disinvoltura del padrone di casa.
Una bortsch saporita come quelle di San Pietroburgo, una pizza al volo quasi napoletana, un thè servito con così affascinante ritualità da far impallidire una già pallida english lady, il miglior crispy lemon chicken di tutta la mia vita, elegantissime presentazioni di cibo in verticale che rovinarle è un delitto ma mangiarle è una gioia, mojito che sanno di musica e menta, non di basilico.
Insomma, avete capito!
Ma nyc non è solo una città che accoglie e raccoglie le tradizioni gastronomiche del mondo.
Sembra che a furia di vedere gli altri cucinare, hanno imparato anche loro. E bene!
Un gioco di immigration-emigration ha creato una generazione di chefs che conquista stelle, diverte, incuriosisce e, senza gridare, porta la nuova cucina americana a giocare partite di altissimo livello al tavolo da gioco della gastronomia mondiale.
Domani, qualche indirizzo..

Trois semaines à NY sont beaucoup plus qu'une longue promenade entre gratte-ciels et beaux immeubles néoclassiques, plongés dans une lumière qui se multiplie sur les vitres et les métaux, joue à cache-cache dans les rues étroites et se dissoud entre les arbres d'un parc qui devient forêt et l'accueille en silence.
Elles sont un
tour du monde amusant, intriguant et gourmand. Un tour des cuisines du monde.
En coupant avenues et en croisant streets, les parfums se mélangent en sollicitant la curiosité de goûter. Mieux vaut le faire par petits bouts, au block suivant s'impose une autre pause gourmande.
Italienne, japonaise, turque chic, française, chinoise, ukrainienne,
américaine très old ou très nouvelle, éthiopienne...
Une cuisine simple ou élaborée avec goût. Street food ou table avec vue.
C'est la grande pomme, prenez-en le morceau le plus grand que vous pouvez!
En restant loin des pièges pour touristes, je dois dire moins dangereux que ceux disséminés à Paris, on se rend compte que l'authenticité d'un pays, on la trouve plutôt dans les restaurants, les cafés et les petits commerces plutôt que dans les quartiers. Véritable microcosme, capable de créer et pas seulement de recréer, atmosphères d'ailleurs réévoquées par un détail, dans le sens le plus riche du terme, qui se fait voix.
Petits mondes, réalités différentes qui convergent en un visage unique.
New York est une ville qui a déj
à tout essayé et te l'offre avec la désinvolture du propriétaire des lieux.
Un bortsch aussi savoureux qu'à Saint-Pétersbourg, une pizza au vol presque aussi vraie et savoureuse qu'à Naples, un thé servi avec un rituel fascinant à faire pâlir une déjà pâle lady anglaise, le meilleur crispy lemon chicken de toute ma vie, présentations culinaires en verticale tellement élegantes que les âbimer serait un crime mais les manger une véritable joie, mojito qui sent la musique et la menthe, pas le basilic.
Bon… vous avez compris!
Mais NY n'est pas seulement une ville qui accueille et recueille les traditions gastronomiques du monde entier.
Il paraît qu'à voir les autres cuisiner, eux aussi ont appris. Et bien!
Un jeu d'immigration-émigration a créé une géneration de chefs qui conquièrent des étoiles, amusent, intriguent, et sans crier, amènent la nouvelle cuisine américaine à jouer des matches de très haut niveau à la table de jeu de la gastronomie mondiale.

posted by daniela @ 3:05 PM, ,





Bye Bye..
mardi 1 août 2006


Mi muovo frettolosa tra la cucina che gia' sembra immersa nel silenzio da casa vuota.
Ultimi riti prima di chiudere casa e partire: l'acqua alle piante e la solita parolina tra le foglie per scongiurare il fatale essiccamento, il sacrificio dei tuorli per poter congelare gli albumi e rimpolpare la mia scorta per le meringhe..
Destinazione New York City!
Lunga lista di indirizzi e cose da provare, trovare e ritrovare, anche grazie ai blogger e alle loro recensioni, come quelle inviate a Clotilde.
Le autentiche coffeehouse e i cocktails sorseggiati al bancone di un hotel, Hot Dog sul marciapiede dove non fai un secondo di fila e Chees-cake per il quale di fila ne fai molta, la bakery dall'altra parte della citta' e il tavolo del ristorante di uno degli ultimi guru gastronomici (da riservare con largo anticipo ma ogni tanto va bene anche quello! ). E poi tutto quello che scopriremo per caso, da scrivere al volo da qualche parte per poterlo poi consigliare agli amici.
E visto che il computer é il mio bagaglio a mano.. potrebbero arrivare souvenirs ..
Auguro a tutti vacanze piene di sole da ricordare nei lunghi pomeriggi d'inverno.. e, per favore salutatemi il mare!!

posted by daniela @ 9:44 AM, ,




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