Esistono delle cose semplici semplici e altre, altrettanto semplici, che sono fatte di cose semplici.
No, non mi sto rincretinendo (almeno spero) nè attraverso uno stato amnesico di aggettivi.
É solo che questi biscotti sono un inno alla semplicità (ancora? scusate!) e alla genuinità . Al punto da decidere che il prossimo dessert sarà interamente casalingo… partendo proprio da questi biscottini…
In Art de la cuisine francaise, Antonio Carême ne descrive la nascita, raccontandone l'originaria e originale forma tonda, quella del cucchiaio (appunto!) usato per deporre la pasta sulla placca da forno. Poi sono arrivate le poche a douille (o siringhe, tasche) e così hanno assunto la forma che hanno oggi.
La particolare leggerezza e morbidezza è data dal modo di lavorare l'impasto.
I tuorli, assieme allo zucchero, sono montati come una mousse. La temperatura del forno, prima a 200 poi a 170 permette alla pasta di lievitare e poi di fissarsi. L'acqua contenuta nella pasta dissolve una parte dello zucchero in polvere e formerà uno sciroppo. Riscaldandosi lo sciroppo creerà delle piccole bolle che cuocendo formeranno delle perle sulla superfice dello zucchero. Sono proprio queste bollicine, come delle perle che danno il decoro naturale ai biscotti.
La ricetta è quella di Simon, la traduco per voi ma date un' occhiatina, le immagini sono chiarissime.
farina 200g
zucchero 200g
uova 5
zucchero a velo
Lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumosissimo e bianco.
Montare gli albumi a neve ben ferma con una goccia di limone. Incorporarli alla spuma, delicatamente ma rapidamente, aggiungere la farina setacciata a pioggia e girare il polso per incorporare aria. Noterete delle piccole bolle nell'impasto.
Non vi resta che trasferire il tutto nella tasca da pasticcere e formare i biscottini. Spolverare di zucchero in polvere e infornare per 15-18m.
Il existe des choses très simples et d'autres tout aussi simples qui sont faites de choses simples.
Dans l'Art de la cuisine française, Antonio Carême en décrive la naissance, en racontant l'originaire forme ronde, celle d'une cuillèr utilisée pour deposer la pâte. Après sont arrivés les poches à douille et ont assumés la forme d'aujourd'hui.
La texture légère et moelleuse est due à la façon particulière de travailler la pâte. Les jaunes sont montés en mousse par battage avec le sucre. La température d'abord de 200 c permette de lever, puis à 170 permette de fixer. L'eau contenue dans la pâte dissout une partie du sucre glace et forme un sirop. En chauffant, ce sirop forme de petites bulles qui en cuisant formes des perles à fleur de sucre. Ce sont les perles qui donne le décor original des biscuits à la cuiller.
La recette, vous la trouvez chez Simon…
Libellés : biscotti
posted by daniela @ 9:29 PM,